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LO SPETTACOLO DEL LAVORO

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  (Bristol, UK 2015) (alcune parti sono state aggiunte, evidentemente, dopo il 2015 n.d.b. nota del blogger)      Il cosidetto mondo del lavoro è contraddistinto da alcuni fattori che, seguendo la scienza della logica hegeliana per la quale aumenti quantitativi possono indurre modificazioni qualitative radicali, hanno reso desuete analisi sociologiche e le proposte politiche.   Continuare a discutere del mondo del lavoro pre-seconda rivoluzione industriale (comunque la si voglia chiamare) ovvero salariati di fabbrica, produzione di beni materiali, circolazione di beni, ammortizzatori sociali nati dentro lo scontro di classe (equo canone, scala mobile, 150 ore, assegni famigliari, cassa mutua, edilizia popolare, ecc ecc) comparandolo con la situazione attuale (che sta manifestando soltanto ora i suoi tratti essenziali e duraturi) è fuori luogo e fuori tempo-massimo. Per riferirsi ancora a Hegel e la sua Logica “nel futuro la ricchezza non sarà più determinata dai beni, ma dagli strument
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                                            ULISSE COPERTO DI SALE (22 Marzo 2002)  La scelta dev’essere radicale. Anzi la radicalità sta tutta nel voler prendere, radicalmente, una scelta. La risposta ancora una voltà non verrà da fuori, né da una donna, né dai figli, né dal passato, né dal futuro. Certamente non dal sapermi dare una sistemata, nell’accordarmi all’oscenità del mondo della borghesia. Diffido, per scelta, di chi mi consiglia di darmi una sistemata. Sono, generalmente, coloro che non sopportano di vedere un pavimento di mattonelle incoerenti, un puzzle non finito, un tentativo avventato e finito male. Sono, in altre parole, coloro che hanno paura della vita, che credo si possa apprezzare soltanto nella sua incoerenza, nella sua misteriosità. In alcuni casi, mi si consiglia, di salire sulla nave dei folli, perché mi si vuol bene. E’ bello che qualcuno mi voglia del bene, voglia il mio bene. Ma, appena dimostro con il mio vivere, che il mio bene consiste proprio ne

QUALCHE IDEA FINALE

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6 del mattino. 2011. Due bottiglie vuote di vodka scadente nel lavandino. Vergogna, altro che vecchio punk rocker alcolizzato. Che noia ‘sta storia. 1) In generale: il cristianesimo è la religione vincente. L’eroe del cristianesimo, Iesus, è asessuato ma è di genere maschile: si crea quindi un nemico mortale, la femmina e una colpa mortale, fare sesso. 2) In particolare: ho avuto troppe aspettative. Mi sono aspettato troppo dagli altri, dalla storia, dalla cultura, dall’arte e dalle relazioni. E, innanzitutto, da me stesso. 3) L’inizio della vita, il senso stesso della vita, risiede nel sesso, nel piacere e la religione del vincitore ha eletto come suo eroe un uomo che è nato da una coppia asessuata. Perché l’eroe, nella religione del vincitore, deve essere puro, e la purezza risiede nella mancanza dell’atto sessuale.  4) Le religioni monoteiste arrivate alla semi-finale, giudaismo, islamismo, cattolicesimo, protestantesimo, hanno creato tutte e quattro un eroe e dei nemici.

SBOCCO 2013

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  Via Berthollet, San Salvario Torino Dicembre 2013 Tentativo di allineare due pensieri in fila dopo tanto leggere e discutere: 1) Mi pare che esistano due momenti, due aree di discussione: capire chi sono, cosa vogliono e chi li manda (chi li sostiene) quelli del “popolo dei forconi” e l’altra è capire perché non ci sia, al centro di questa o altre “manifestazioni pubbliche di disagio” (parafrasando Alfano) il “popolo della Sinistra”.   Se nella frase soprastante avessi   scritto “gli Alieni” invece di “popolo dei forconi” forse avrei dato meglio l’idea di come, una parte dell’altro popolo, quello dei “Terrestri/popolo di Sinistra”, ha reagito lo scorso Lunedì mattina, 9 dicembre, ai blocchi, ai tricolori, ai saluti romani, ecc ecc. Come se, inopinatamente, la Terra fosse stata attaccata dai Marziani. Siccome i Marziani non esistono, allora non ci possono essere dubbi: “sono fascisti”. Il che è lo stesso, perché “il fascista”, personaggio carsico della nostra geografia quotidiana